Scuola e montagna: un binomio necessario

Il Progetto “Scuola e Montagna” non poteva che nascere in Trentino, dove la montagna è una dimensione naturale, vissuta quotidianamente a contatto con l'ambiente e i valori delle terre alte. Eppure per le giovani generazioni non è sempre così, perché abitare in contesti montani non significa necessariamente anche viverli. La Provincia autonoma ha deciso quindi di favorire la vicinanza tra giovani generazioni e territorio di appartenenza, offrendo opportunità di pratiche sportive in ambiente naturale e favorendo lo studio della cultura della montagna e dei suoi valori. Come? Facendo entrare nella scuola il territorio e facendo uscire la scuola sul territorio, con il coinvolgimento di studenti e insegnanti trentini. Docenti di scuola di ogni ordine e grado con competenze di ambito naturalistico e studenti di scuole medie e del primo triennio delle scuole superiori attivano percorsi formativi estivi e invernali con l'affiancamento di tecnici federali e laureati in scienze motorie. 3 giorni di full immersion per cogliere l'importanza dello scambio di emozioni offerte dalla montagna.

Il professor Giuseppe Cosmi, della Provincia autonoma di Trento, è il coordinatore del progetto “Scuola e Montagna”. Gli abbiamo chiesto cosa significa per lui “La montagna che educa”.

Come nasce il Progetto “Scuola e Montagna”?

Dal 2008 il Dipartimento istruzione e cultura della Provincia autonoma di Trento ha strutturato una progettualità di supporto agli istituti per le attività in ambiente naturale: laghi, fiumi, montagna. In collaborazione con tsm|Accademia della Montagna, sono stati individuati i partner d'ambito per co-progettare interventi volti a sensibilizzare la comunità scolastica alla scoperta dei propri territori, sotto vari punti di osservazione e ricerca.

 

Quanto i giovani trentini hanno consapevolezza dell'ambiente montano che li circonda?

I report e le documentazioni che ci pervengono dagli istituti aderenti al progetto testimoniano in maniera netta ed inequivocabile la necessità di esplorare il proprio territorio con attività coinvolgenti, nelle quali l'esperienza diretta rappresenta lo strumento di conoscenza più appropriato. Partendo da relazioni, documentazioni fotografiche e video, applicazioni e strumenti informatici, che forniscono stimoli formidabili per il coinvolgimento degli studenti.

 

Cosa può insegnare loro oggi la montagna?

Sicuramente la montagna insegna a programmare, analizzare il contesto dal punto di vista ambientale, prevedere e supportare le emergenze. Dal punto di vista fisico poi si può valutare il grado di impegno richiesto e determinare il limite personale, cosa assolutamente necessaria nella valutazione del rischio. La programmazione riserverà la giusta attenzione anche al rispetto degli ambienti visitati, alla cultura dell'ascolto e dell'osservazione.

 

Quali i messaggi forti che la montagna può portare all'interno dei contesti cittadini e urbani?

L'importanza della riflessione, la cultura della convivenza, il rispetto dei valori comuni, la condivisione e la tutela degli spazi.

 

Quali ritorni avuti e desiderati dal progetto “Scuola e Montagna”?

Attraverso il progetto collegato “Ragazzi in rifugio”, che nasce dalla collaborazione tra tsm-Accademia della Montagna e l'Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa, in collaborazione con Dipartimento Istruzione e Cultura, siamo stati in grado di monitorare una trentina di istituti scolastici della Provincia di Trento che hanno potuto usufruire della “Scuola di montagna” in diverse forme. Un'apposita Commissione del progetto “Ragazzi in rifugio” ha selezionato le programmazioni più interessanti tra quelle regolarmente inviate dagli Istituti Scolastici e trenta di loro hanno potuto fruire della compartecipazione alle spese per l'uscita in rifugio con i ragazzi: 20 alunni per ciascuna scuola accompagnati da un proprio insegnante e da una guida alpina o da un accompagnatore di media montagna, in giornate scolastiche. Un bel risultato.

Per quanto riguarda gli insegnanti il nostro impegno è quello aiutarli a programmare le loro attività formative in maniera trasversale, attraverso la creazione di proposte il più varie possibile, non solo fatte di lezioni frontali o temi monotematici, ma ampliare il ventaglio attraverso l'apertura verso la montagna. Con i ragazzi l'obiettivo è sicuramente stimolarli e sensibilizzarli allo svolgimento di attività in ambiente naturale, permettendo alla didattica di uscire anche fuori dalla scuola.

Per maggiori informazioni: https://www.vivoscuola.it/Schede-informative/Progetto-Scuola-e-Montagna

A cura di Maurizio Dematteis

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