"I Suoni delle Dolomiti", un quarto di secolo di musica tra le vette

Il festival "I Suoni delle Dolomiti" taglia nel 2019 l'importante traguardo del mezzo secolo di attività e lo fa, come sempre, scegliendo il ritmo più antico che appartiene all'essere umano: quello del camminare. Con questa cadenza, venticinque anni sono molto diversi: emozioni, ricordi, riscoperte, colori, incontri, ma anche racconti, condivisioni.
E nella venticinquesima edizione si ritrova tutto quanto conquistato in questi anni: musiche da tutto il mondo, grandi artisti, sentieri e natura. Ma trova spazio anche il ricordo: è infatti dedicata alla figura di Paolo Manfrini che ha reso possibile tutto questo con la sua visione, con la squadra che ha creato, con le sinergie che ha saputo far crescere e le collaborazioni, gli apporti di professionisti, musicisti e artisti che ha sollecitato negli anni. “È il primo anno senza l'amico Paolo e sentiamo particolarmente questa forte responsabilità. Paolo Manfrini e Mauro Pedron, 25 anni fa, hanno avuto questa idea. 700 i concerti in luoghi delicati come le Dolomiti trentine e proprio perché si entrava in ambienti particolari da subito il festival ha fissato dei paletti nel segno del rispetto per la natura. L'andare a piedi è divenuto così il tratto essenziale del festival. Un messaggio arrivato a decine di milioni di persone, tra cui molti giovani, grazie anche all'attenzione che i media hanno da subito dedicato a questo festival. Che pur rimanendo fedele ai suoi principi è riuscito a rinnovarsi costantemente” sottolinea Maurizio Rossini CEO di Trentino Marketing.
Il Festival inoltre si allunga e propone appuntamenti fino al 15 settembre, un'occasione per scoprire un mese particolarmente affascinante in montagna.
Ricco il programma del 2019 curato da due direttori artistici, Mario Brunello e Chiara Bassetti.
Autentica novità del 2019 è l'Opera a cielo aperto. Il 31 agosto, ai duemila metri di Pian della Nana in Val di Non nel Gruppo del Brenta viene proposto Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.
Ventiquattro gli eventi musicali - da fine giugno a metà settembre - inclusi i due trekking musicali nelle Dolomiti di Fassa (a fine giugno) e nelle Dolomiti di Brenta (a inizio settembre) - che spazieranno dalla musica classica al jazz, dalla world music alla canzone d'autore coinvolgendo musicisti e artisti da tutto il mondo. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 12 quando non diversamente indicato.
Il primo appuntamento per il pubblico, il 30 giugno al Rifugio Micheluzzi in Val di Fassa, è affidato alla musica classica più trasversale e aperta alle contaminazioni con due grandi musicisti internazionali come il violoncellista Giovanni Sollima e il famoso mandolinista Avi Avital.
Alla terza edizione, la Campiglio Special Week quest'anno esplora - da un'idea di Gariele Mirabassi - lo straordinario universo culturale e musicale del Brasile. Un paese/continente che diventa protagonista di numerosi eventi a partire dall'1 al 7 settembre.
Il Festival "I Suoni delle Dolomiti" è ideato e curato da Trentino Marketing in collaborazione con le Apt della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena, di Dolomiti Paganella e della Valsugana. Direzione artistica di Chiara Bassetti e Mario Brunello.
La 25a edizione del Festival "I Suoni delle Dolomiti" è inserita nella “Rete degli Eventi” per i 10 anni delle Dolomiti Patrimonio UNESCO.