La democrazia dei luoghi. Azioni e forme di autogoverno comunitario

QUANDO 15 - 17 novembre 2018
DOVE Castel del Monte - Polo museale della Puglia
Strada Statale,  170 -  Andria

Il prossimo convegno nazionale della SdT, "La democrazia dei luoghi. Azioni e forme di autogoverno comunitario", intende interrogarsi su come affrontare le difficoltà verso l'avanzamento dei processi autonomi di governo comunitario per proporre un radicale rinnovamento della democrazia rappresentativa.

La prima giornata sarà dedicata alla conoscenza di alcune buone pratiche in corso nel contesto locale attraverso visite guidate e un confronto con i soggetti che le conducono.

La seconda giornata sarà riservata al confronto fra mondo della ricerca e soggettività sociali che animano le tante esperienze di democrazia di luoghi. In quest'ambito, i laboratori paralleli mirano a produrre nuove conoscenze e narrazioni utili a qualificare il dibattito culturale e scientifico e a mettere in luce strategie d'azione per il rinnovamento degli istituti di democrazia rappresentativa.

L'ultima giornata sarà destinata all'approfondimento dei temi trattati nei Laboratori e a sviluppare alcune prime riflessioni sulle questioni alla base del Convegno.

Alcuni interrogativi orienteranno i lavori di Castel del Monte:

  • Come accrescere sul territorio le capacità di autorganizzazione orizzontale, relazionale e di rete per promuovere il governo dei beni comuni da parte delle comunità locali?
  • Come porre in relazione le varie sperimentazioni di democrazia comunitaria per innovare le istituzioni anche grazie al conflitto?
  • Quali forme e modalità di organizzazione pattizia e a rete sul territorio è possibile immaginare?
  • Come favorire la nascita di sistemi ecologici, territorializzati e autogovernati, ponendoli in una prospettiva di relazioni non gerarchiche fra comunità e di federalismo municipale e bioregionale?
  • Come promuovere l'autogoverno territoriale dei produttori/abitanti mediante forme di "contratto sociale" slegate dal dominio del lavoro subordinato?
  • Come disegnare progetti socio-territoriali di sviluppo locale autosostenibile capaci di generare istituti ed esperienze di autogoverno democratico in comunità?
  • In che modo le economie locali possono interrelarsi e sostenere l'innovazione istituzionale?
  • Quali processi di riappropriazione dei fini della produzione i vari soggetti dovrebbero attuare per sganciare questi fini dall'eterodirezione dei flussi globali?
  • Come possono le iniziative dal basso essere riconosciute e aver voce nell'allocazione dei finanziamenti pubblici?
  • Quali forme di federalismo e globalizzazione dal basso occorre promuovere per contrastare i poteri del capitale finanziario e allontanare dai luoghi il dominio dei suoi flussi globali?
  • Quali strade deve percorrere il ripensamento della democrazia rappresentativa?
  • Quali forme dovrebbe avere la relazione fra la rappresentanza e la democrazia dei luoghi?
  • È possibile innestare e far crescere nella democrazia rappresentativa nuclei di democrazia orizzontale comunitaria?
  • Quali innovazioni istituzionali potrebbero servire a potenziare il ruolo politico della dimensione locale e a superare la preponderanza dei partiti nelle decisioni su economia, ambiente, società?
  • In che modo i comuni potrebbero riavvicinarsi alla cittadinanza attiva, dialogare con movimenti e associazioni, sottrarsi all'indifferenza sostanziale dei partiti nazionali verso la cura dei luoghi come condizione di benessere collettivo?
  • Quali forme di mediazione fra esperienze locali di democrazia comunitaria e soggetti istituzionali andrebbero definite in alternativa a una "democrazia rappresentativa che non rappresenta"?
  • Che forma dovrebbero avere i "nuovi corpi intermedi" da promuovere in tal senso?
  • Sono già in atto azioni che li prefigurano tenendo conto della multidimensionalità e varietà di relazioni ed esperienze innovative che si svolgono sul territorio?
  • Come garantire i margini più ampi di autonomia all'impegno civico disinteressato, al dissenso e al disaccordo per la cura dei luoghi e la loro apertura verso l'altro?

Il convegno, in sintesi, intende approfondire la riflessione avviata negli ultimi anni dalla Società dei territorialisti e delle territorialiste sulle nuove forme di cittadinanza attiva e di democrazia di comunità presenti sul territorio italiano; in questo sforzo esso tenterà di delineare nuovi scenari e istituti di democrazia tendenti a superare quelli della democrazia rappresentativa in crisi, valorizzando la dimensione ecoterritoriale e comune dei luoghi.


Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa: sdtconvegnocasteldelmonte2018@gmail.com

oppure:

informazioni@societadeiterritorialisti.it

Elisa Butelli

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