“La sostenibilità come atteggiamento mentale. Il caso delle Dolomiti Trentine" allo Spazio Alpino SAT di Trento
via Manci, 57 - Trento

Che cosa differenzia le Dolomiti di Brenta dal resto delle Dolomiti trentine come le Dolomiti dell'Avisio o el Dolomiti del Primiero? Rientrano tutte nel Patrimonio dell'umanità UNESCO, ma mentre le Dolomiti di Brenta sono completamente in territorio trentino, gli altri due gruppi montuosi il Trentino li condivide con altre provincie: con quelle di Bolzano e con il Veneto per quanto riguarda le Dolomiti di Fassa e con la provincia di Belluno per quanto concerne le Dolomiti del Primiero. Un Trentino ricchissimo dunque di identità specifiche, (pensiamo solo all'area ladina delle Dolomiti fassane) e diversità morfologiche, antropologiche e culturali che lo rendono unico nel già unico panorama dolomitico.
Di questo si sarlerà nell'incontro in programma venerdì 11 ottobre alle 17.30 allo Spazio Alpino SAT in via Manci, 57 a Trento. Conversando con Annibale Salsa ci si potrà inoltre addentrare nel concetto di “sostenibilità come atteggiamento mentale”, ossia come visuale culturale in senso antropologico. Approccio ben diverso dal concetto di cultura inteso come sapere cumulativo.
“Chiunque può avere una cultura di montagna - afferma il professor Salsa - che non dipende dal percorso di studi, ma dal modo di pensare, dall'impostazione del proprio vissuto che, educazione, ambiente e stili di vita hanno modellato nel tempo”. L'evento rientra nelle iniziative che la SAT (Società Alpinisti Tridentini) attraverso la propria Commissione Storico-Culturale e Biblioteca ha organizzato in occasione del decennale dalla proclamazione delle Dolomiti Patrimonio UNESCO e viene realizzata in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, con la Fondazione Dolomiti UNESCO.
Interverranno la presidente della SAT Anna Facchini, il presidente della Commissione Storico-Culturale e Biblioteca Armando Tomasi e Paola Carini sostenitrice della Fondazione Dolomiti UNESCO.
Annibale Salsa, antropologo ed esperto conoscitore delle Alpi, ha insegnato Antropologia filosofica e Antropologia culturale all'Università di Genova. È stato Presidente generale del Club alpino italiano (CAI) e Presidente del Gruppo di Lavoro «Popolazione e cultura» della Convenzione delle Alpi. È Presidente del Comitato scientifico di tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, componente del Comitato scientifico del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti UNESCO.